Festival del cinema di Venezia 2018

Accreditata a partecipare alla 75ª edizione del Venezia film festival 2018, ho scritto per la rivista online della Mostra internazionale d'arte cinematografica: www.mostradelcinema.net
  1. Quel giorno d'estate : il film è incentrato sulle emozioni umane, scatenate da eventi che accadono all'improvviso nella vita di una persona, come ai parenti delle vittime degli attentati Isis in Francia del 2015. Come reagire ai Breakdown?
    Parte dell'articolo verte sull'effetto farfalla degli eventi... The Butterfly effect

  2. Isis tomorrow: testimonianze di bambini e donne sulla tragica situazione in Medio Oriente, dopo la presa di Mosul da parte dell'Isis. Con l'augurio che il Bene, un giorno, possa prevalere sul Male

Quel giorno d'estate

Amanda di Mikhael Hers

Francia, 2015: il giorno dopo gli attentati a Parigi. Oltre alla devastazione, il regista Mikhael Hers è in grado, con attenta capacità psico-sociologica, di puntare il focus sul prisma delle relazioni che, in seguito agli attentati a Parigi, si complica per chi ha subìto una perdita famigliare nell’attentato stesso. I parenti delle vittime avevano una vita, prima della strage, che poi bruscamente subisce una deviazione in seguito a questo lutto improvviso e collettivo.

Dietro il lutto nazionale si celano infatti i lutti privati, dove spesso le relazioni si attorcigliano fino ad accartocciarsi nel (temporaneo?) no che per esempio Lena dà all’innamorato, che vorrebbe riportarla con sè a Parigi: la ragazza non è pronta per affrontare una realtà nuova.

Protagonista del film è la piccola ‘Amanda’, 8 anni, che quel maledetto giorno perde la mamma nella strage. Questo lutto improvviso non colpisce solo la piccola, ma anche il fratello della donna, interpretato da un bravissimo Vincent Lacoste, un venticinquenne che per ‘sbarcare il lunario’ fa diversi lavoretti nella metropoli parigina. In seguito all’attentato, egli deve fare i conti con il tema forte della Paternità costretta. Essendo lo zio e non volendo abbandonare la piccola in un Istituto, si assumerà la responsabilità (in primis affettiva) di essere padre.

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Isis tomorrow

Le anime perse di Mosul (Docu-film)

Mosul: la terra dove una volta sorgeva la capitale assira, citata anche nella Bibbia: Ninive, sulla sponda del fiume Tigri. E i ricordi vanno a quando al Liceo studiavamo quei luoghi pianeggianti della Mesopotamia, quella terra tra due fiumi che tante popolazioni dell’antichità bramavano di occupare. Mosul è il nome che diedero poi gli Arabi musulmani all'antica Ninive.

E come per una sorta di Nemesi, nello stesso modo in cui i terribili Assiri non avevano pietà per i nemici, ed anzi tagliavano loro mani, arti; li impalavano senza alcuna pietà o li sgozzavano davanti agli altri, nello stesso modo l’autoproclamato Stato islamico ammazza e distrugge tutto ciò che è ‘altro da sè.

Con gli Assiri eravamo però secoli prima di Cristo e testimonianze di questa efferata crudeltà la si vedeva solo sui bassorilievi della sezione assira, al British Museum di Londra. Invece da pochi anni la si rivede in Tv, nei dossier sul MedioOriente, al cinema come con ‘Isis tomorrow’, presentato (fuori concorso) al Festival del Cinema di Venezia

E allora vien da chiedersi: ‘Ma dove siamo? Nell’antichità di circa 3000 anni fa o nella contemporaneità?’. Purtroppo siamo sempre all’anno zero, perchè quando vige la stessa barbarie, si spegne ogni lume di Bene. Dov’è finito il motto: ‘Historia magistra vitae’? Purtroppo dobbiam dare ragione alla triste sentenza anglosassone: ‘History repeats itself’

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